Ciao Ishnar come sta andando questa preparazione alla ripartenza di questa stagione?
Quest’anno la stagione sta ripartendo con tante novità, un po’ dovute dalla situazione sanitaria, un po’ progettate intenzionalmente grazie al lungo lavoro che in questi anni è stato fatto all’interno della scuola nuoto.
La ripartenza è sicuramente il momento più entusiasmante, perché racchiude e realizza tutti i nostri sogni da tecnici e il nostro impegno lavorativo.
Cosa ti ha portato ad occuparti del settore della disabilità all’interno della scuola nuoto e a diventare un tecnico specializzato in questo settore?
Non ho mai scelto “lucidamente” di diventare un tecnico specializzato nel settore della disabilità, mi sono con il tempo informata ed ho studiato, parallelamente al resto della formazione natatoria. Sicuramente con il tempo ho prediletto questo settore, perché mi permette di vedere in ognuno ciò che sa realmente fare e, successivamente, mi spinge a pensare a come poterlo riadattare nel settore natatorio. Ma non è sempre facile e sicuramente richiede un grande impegno fisico e mentale. Importantissimo è lo studio e la formazione continua di noi tecnici, sotto il punto di vista tecnico natatorio, ma anche psicologico ed educativo.
Sarai responsabile di questo settore che partirà dal 14 settembre qui nella struttura del Nuoto Aurelia, quali sono le caratteristiche dell’attività che insegnerai?
L’attività che andremo a fare sarà di coordinamento e inserimento all’interno della scuola nuoto di un settore importante, che è quello della disabilità. Ciascun bambino, ragazzo e adulto potrà nuotare dopo una prova, in cui si valuterà il percorso giusto da intraprendere. Si parte dal percorso individuale, dove il rapporto sarà un insegnante e un allievo; per poi avere la possibilità di essere inserito in un percorso integrato, all’interno di un gruppo misto, oppure di un gruppo dedicato esclusivamente alle disabilità. Tutto il lavoro dei tecnici verrà sempre monitorato per offrire il più alto grado di preparazione e di risultato.
Quali sono i pregi di questo settore che tu guiderai?
I pregi di inserire un settore dedicato alle disabilità sono riassumibili in un’unica parola: Qualità. Sotto tutti gli aspetti della crescita dell’individuo e anche dell’educazione acquatica, noi offriamo una grandissima attenzione, dando le medesime possibilità di apprendimento. Per questo è un lavoro che punta alla qualità e al più alto grado di preparazione.
Come potrà essere utile alla formazione delle bambine e dei bambini che lo frequenteranno?
Ciò che non immaginiamo, e viene sottovalutato spesso, è che lo sport, nel nostro caso il nuoto, è un mezzo che porta a migliorare in tutta la totalità l’individuo. Come realizziamo questo? Creando un settore che punta ad un percorso educativo mirato sul singolo individuo. Un percorso che possa evidenziare e potenziare le abilità che ciascuno possiede.
In quali giorni e con quali orari si svolgerà e quali saranno gli obiettivi?
Tutti i giorni in diversi orari, da valutare con il referente del settore e la direzione di vasca.
Ci sarebbe qualcosa che vorresti dire ai tuoi futuri allievi e alle loro famiglie?
Ai genitori e alle famiglie vorrei dire loro che siamo qui esclusivamente per offrire il meglio e di affidarsi alla nostra professionalità. Vorrei dire loro che i risultati che vedranno saranno dei risultati che non sempre corrisponderanno alle loro aspettative, ma che invece corrispondo alle aspettative e al benessere del ragazzo e del bambino che ci affidano.
Il settore della disabilità che andremo a creare sarà, innanzitutto, un percorso esperienziale, non solo per i bambini ma anche per i genitori.
La nostra sfida più grande sarà proprio guidare e far crescere dei bambini, ma anche dei genitori consapevoli. E noi amiamo vincere queste sfide.